INTERNATIONAL MEETING 2025
New Urban Ecosystem
Teatro Sociale, Bergamo - 19 e 20 settembre
EVENTO TRADOTTO IN LINGUA INGLESE E ITALIANA
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Le città hanno rappresentato un motore fondamentale dello sviluppo umano, dai primi insediamenti urbani in Mesopotamia alle immense megalopoli moderne. Sono state centri di innovazione tecnologica, progresso economico e sociale, oltre che di espressione culturale. Con l’aumento della popolazione urbana, prevista al 70% entro il 2050, e un futuro spostamento demografico verso Asia e Africa, che ospiteranno l’80% della popolazione globale, si delineano sfide epocali, soprattutto nella gestione delle risorse idriche, energetiche, alimentari e degli scarti di questi complessi ecosistemi urbani.
Le città attuali non sono autonome: dipendono da sistemi esterni per l’energia e producono elevate quantità di rifiuti. Man mano che crescono, aumenta il loro fabbisogno energetico e la loro impronta ecologica. In Europa, uno dei continenti più densamente popolati con 73 abitanti per km² (rispetto ai 100 dell’Asia e ai 36 dell’Africa), già il 75% della popolazione vive in contesti urbani, ponendo il continente in primo piano come laboratorio per i modelli di città del futuro.
Seppure irreversibile, questo fenomeno colpirà ogni continente in modo diverso. È dunque urgente pensare a modelli urbani e suburbani più interconnessi e sostenibili.
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In questa edizione esploreremo come nuove sensibilità si stiano progressivamente affermando anche nelle istituzioni e nelle aziende, che ora orientano i propri interventi secondo modelli più sostenibili.
Tratteremo come riportare natura e persone al centro dello spazio urbano, ridisegnando le città affinché urbanizzazione, ecologia ed economia trovino un nuovo equilibrio. Sarà indispensabile rivedere le linee guida delle opere di urbanizzazione, affrontando temi come la mitigazione delle isole di calore, la de-impermeabilizzazione dei suoli e l'incremento del verde urbano con soluzioni come i tetti pensili. Queste sfide richiedono un approccio ingegneristico che includa anche una prospettiva autenticamente ecologica.
Porteremo il tema del suolo e del suo consumo al centro del dibattito, poiché la tutela di un suolo sano è fondamentale per la gestione delle risorse idriche e per sostenere un ciclo idrico equilibrato.
Secondo il Rapporto Ispra 2023, in Italia il consumo di suolo avanza al ritmo di 2,4 metri quadrati al secondo, con una perdita di servizi ecosistemici che potrebbe raggiungere gli 80 milioni di euro entro il 2030.
Ci soffermeremo anche sulla mobilità urbana, considerando che la mobilità dolce, oltre alla riduzione delle emissioni, avvia un cambiamento culturale che coinvolge ogni cittadino, migliorandone la qualità della vita. Vedremo come una pianificazione che favorisce l’accesso a spazi verdi inclusivi come giardini, parchi e orti comunitari possa rafforzare le comunità e generare benefici fisici e psicologici.
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